Home » arte&cultura » Angela Valentini e l’antica tecnica della tessitura

Angela Valentini e l’antica tecnica della tessitura

Stampa l articolo
Spazio realizzato in collaborazione con Ucai

Riceviamo e pubblichiamo da Maria Giuseppina Coppola

Nella vita le esperienze accadono continuamente, sono parte integrante del processo esistenziale, possono essere di grande importanza o di scarso rilievo, ma in ogni caso ampliano la sfera conoscitiva. L’esperienza estetica si inserisce nel fluire della vita perché si origina dai fatti e dagli accadimenti quotidiani, è composta da segni e simboli ma è pur sempre una rivelazione, uno svuotarsi per far posto a un’altra dimensione, ‘simmelianamentÈ “è un frammento di vita che penetra in noi” perché ogni quadro è parte di una vita. E se per Kant l’esperienza estetica non è una esperienza che apporta conoscenza, ma un’esperienza emotiva che porta solo a riflettere sul modo di fare esperienza, Dewey, scrive che l’arte è sempre esperienza perché nei suoi tratti si acquisisce un sapere e si colgono significati.
L’esperienza estetica, alla stregua di altre forme di esperienza è uno dei momenti più alti dell’esperienza umana. L’opera d’arte crea una connessione tra l’autore e il fruitore, tra fruitore e fruitore, non si limita ad un godimento immediato, l’esperienza vissuta che viene consegnata si trasmette da persona a persona, diventa una via percorribile da altre sfere di vita. Nell’arte di Angela Valentini,“Val Ange”, l’esperienza vissuta, memoria dei racconti d’infanzia, acquisisce un posto rilevante.
Figlia di una sarta, riprende l’antica tecnica della tessitura e ne fa un mezzo di espressione discorsivo e narrativo delle sue opere. Quella di Val Ange è una ricerca elaborata ed ambiziosa, dove le relazioni tra le linee e i colori sono rilevanti e dense di significati, ogni opera ricapitola ciò che è avvenuto prima e prefigura il lavoro successivo. Attraverso la sensibilità questa artista consente alla sua esperienza e alla sua forma di vita di comunicare con il mondo esterno presentando un universo dotato di senso capace d meravigliare. Val Ange, dunque seleziona e organizza le forme per ottenere un prolungamento della sua esperienza, inserisce elementi tessili nelle sue opere; una fusione tra mondo interno e mondo esterno, dove le condizioni oggettive divengono mezzi e i ricordi diventano significati.
Val Ange, mostra nelle forme la spontaneità della sua arte, che non è lo sfogo di un impulso, ma un atto cosciente, qualcosa di nuovo ma personale. Questa artista cattura la realtà dal suo punto di vista e la restituisce attraverso la voce silenziosa delle sue opere. •

About la redazione

Vedi anche

Raccolta fondi speciale a sostegno del Santuario della Madonna del Pianto

Partita in sordina lo scorso 20 giugno 2021 in occasione della ricorrenza del voto della …

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: