Arte contemporanea dai confini indefiniti, richiami ancestrali di linee morbide e forme in movimento, per cui chi guarda una stessa opera può leggerla con chiavi e significati differenti, connotano l’espressione scultorea di questo artista di terra marchigiana. Le opere di Piergiorgio Asuni appaiono più che mai vitali e aperte a sperimentazioni “esplosive espanse”, tanto nelle tecniche, nei materiali e quanto nelle tematiche.
Lo abbiamo raggiunto nella sua abitazione-laboratorio una mattina di novembre, a Ortezzano. Ci ha accolti, prima ancora d’arrivare, un sole tiepido e un paesaggio tardo autunnale da tavolozza. Colline immerse nelle gradazioni di verde e di giallo ed infine il paese, Ortezzano, ordinato nelle viuzze del centro storico, pulito e reso bello dai fiori alle finestre e ai piccoli balconi. Paese dagli antichi portali dei palazzi e delle numerose chiese, dal sorriso ospitale ed amichevole delle persone alle quali ci siamo rivolti per chiedere informazioni utili per raggiungere l’artista Asuni. Piergiorgio vive qui, immerso nella quiete e nella bellezza di questi luoghi vestiti di luci e ombre, di pietre antiche e mattoni cotti, tra cielo e terre ordinate come giardini: uno spazio da artisti, appunto. Piergiorgio nasce a Pedaso e il mare se lo porta dentro e lo esprime in molte sue bellissime opere. Ci dedica volentieri del suo prezioso tempo e lo sguardo di chi osserva, non sa dove soffermarsi. Ogni angolo della casa e del laboratorio espone una sua opera. Molte le mostre a cui ha partecipato con successo di pubblico e di critica: Spoleto, Castello della Rancia, 150° Stato dell’Arte come appendice della Biennale di Venezia nell’anno 2011/2012 su invito di Sgarbi e prossimamente dal 19 dicembre al 6 gennaio sarà presente alla Galleria sotto l’Arco del Comune di Altidona con una sua personale insieme ad un altro interessante artista: Alessandro Di Sera. In buona compagnia, si sa, il tempo vola e prima di congedarci da Piergiorgio chiediamo di fotografare qualche sua opera che poi rivedremo in Galleria. Accetta volentieri e ci lasciamo promettendoci di ritrovarci, magari condividendo insieme qualche progetto artistico, per il prossimo futuro.
Si torna alla marina e a Pedaso l’occhio torna alla sua opera pubblica esposta sul portale della bella chiesa parrocchiale S. Maria e San Pietro, in cui fra rete e mare spiccano le forti braccia del successore di Gesù e la frase: “Diventerai pescatore di uomini”. Un sentimento di riconoscenza ci pervade nella consapevolezza che a far bello un territorio oltre al paesaggio ci siano degli artisti con animo e cuore aperti per chi il bello lo sa guardare e riconoscere.