Incontriamo i proprietari, Benedetta e il marito Marco per approfondire e capire cosa abbia spinto entrambi a scegliere la tranquilla vita di campagna come un proprio modo di vivere trasformando una passione in una interessante opportunità lavorativa.
La riflessione, guardandoli e ascoltando la loro storia, mi porta ai vantaggi e ai benefici che da alcuni anni molti giovani stanno valutando, iniziando questo tipo di percorso dopo gli anni di abbandono della vita rurale. È una sorta di riscoperta della “storia dei nonni contadini”, in forma nuova e imprenditoriale e non solo mitica.
I vantaggi dello scegliere la vita in campagna sono tanti e tangibili: contatto con la natura, tempi e ritmi stagionali in armonia con l’ambiente, meno ansia e contemporaneamente riscoperta della coltivazione di ortaggi e frutta per uso personale e non solo, seguendo tutto il ciclo produttivo in modo graduale e naturale.
Si può trarre beneficio anche dal dedicarsi all’attività di giardinaggio, mentre il contatto più libero con gli animali da compagnia e allevamento, riporta ad uno stato di benessere interiore da non sottovalutare.
Accarezzare Nuvola, il cane di Benedetta e Marco, capitato loro per caso quando la casa era ancora in ristrutturazione, è stato non solo piacevole ma fonte di bei ricordi personali.
Vivere l’ambiente di campagna come una vera e nuova risorsa ci riporta alle origini, alla provvida “madre terra”. Scoprire le proprie abilità e passioni come è accaduto a Benedetta che fin da piccina ha iniziato a “pasticciare“ in cucina, sotto lo sguardo benevolo della nonna e della zia, ha favorito e potenziato la sua creatività.
Lavorare con le mani è rilassante ed aiuta la serenità personale. La distensione interiore inoltre favorisce anche le relazioni sociali e il desiderio di stare con gli altri.
Questo, è quanto accaduto a Benedetta e Marco attraverso l’esperienza del loro incantevole agriturismo.
Conosco Benedetta come compagna di classe di mia figlia, fin dai tempi del liceo classico “Annibal Caro” di Fermo. Incontrarla a distanza di anni, riscoprendola attraverso e grazie ai comuni canali multimediali, mi ha fatto davvero piacere.
Il suo percorso di studi universitari, l’ha portata a scegliere Biologia marina e la specializzazione in acquacoltura e maricoltura ma per Benedetta la strada è stata un’altra, benché sempre vicina e attenta alle questioni ambientali. Inizia il primo approccio alla vita dell’Agriturismo, in famiglia. Per quindici anni aiuta i genitori specialmente nella preparazione dei dolci della tradizione marchigiana.
Il successo è immediato. Gli ospiti le chiedono le ricette che lei scrive su foglietti e che in seguito per praticità affida al canale Youtube. In pochi mesi ottiene più di centomila visualizzazioni. Attualmente la sua pagina di grande successo e visibilità, prende il nome di “Fatto in casa da Benedetta”.
Sono così incoraggianti i risultati, che la casa editrice Mondadori le ha chiesto recentemente di preparare un libro di ricette, le sue famose e semplici ricette della tradizione.
In tutto questo il marito Marco è di fondamentale importanza e aiuto, specialmente nella produzione di video che indirizzano i meno attrezzati in cucina, ad imparare il “come si fa”.
La passione di Benedetta tuttavia è rivolta anche ai prodotti naturali quali la riscoperta dei saponi e dei prodotti di cosmetica a base di erbe autoctone come l’iperico, il sambuco e la calendula.
Scrive in una sua pagina:
“Fare il sapone è sempre stata una tradizione di tutte le famiglie contadine, una conoscenza che si tramandava di generazione in generazione”.
C’è in lei il forte desiderio del recupero di tradizioni ormai quasi del tutto scomparse. È risaputo e scientificamente provato che l’aria e l’acqua pulite aiutano il corpo a sentirsi meglio, così come la coltivazione diretta di ortaggi e frutta porta a nutrirsi in modo migliore e più consapevole.
Inutile dire che anche i clienti dell’agriturismo La Vergara, tra l’altro collocato in un posto suggestivo della campagna marchigiana, hanno l’opportunità di vivere una dimensione più libera e sana sia dal punto di vista fisico, mentale ed alimentare.
Avvicinarsi alla campagna, agli spazi con gli orizzonti più dilatati, vuol dire anche imparare a riscoprire odori naturali e nuovi, gli animaletti, il canto degli uccelli e i lievi rumori degli insetti diurni e notturni. Il tempo dell’intervista, dedicato piacevolmente a questa simpatica coppia, trascorre in fretta.
Nuvola come ci ha accolti così ci accompagna al viale che porta verso l’uscita.
Ci lasciamo con una calorosa stretta di mano e con la promessa di ritornare e magari trovare qualche novità da scoprire.
In autunno questo incontro potrebbe essere fattibile. È la stagione in cui i ritmi riprendono la loro quotidianità e la campagna con le colline intorno assumono le sembianze di una tavolozza dai caldi colori. •