Rugiada, erbe, fiori

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Cassandra: durante questa notte si raccolgono noci acerbe per metterle sotto spirito e farne il nocino (con altri ingredienti più o meno segreti). È forse perché, come racconti nel primo paragrafo, ci sono le streghe… che mia mamma, per anni, abbia preparato l’unguento di Benevento?

Giusy: Si usa anche raccogliere erbe “magiche”, umide di rugiada mattutina che trasmette poteri benefici a tutti gli esseri viventi. Le piante più raccolte nella notte di San Giovanni sono la felce, l’iperico, la malva, la melissa e la verbena che dovevano essere conservate in soffitta per poi essere utilizzate contro il malocchio e le malattie.

Betty: Per preservare tutto l’anno dalle tarme vestiti o coperte a cui si tiene molto, stanotte bisogna stenderli fuori affinché si bagnino della rugiada di San Giovanni. Pare sia meglio del Raid.

Beppe: Ricordo che mio nonno raccontava che ogni alba del 24 giugno tutto il paese si ritrovava sulla spiaggia per bagnarsi in mare appena spuntava il sole. Quell’acqua, in quel preciso momento, assicurava la salute tutto l’anno. Non so se è per quello, ma è campato felicemente sino ai 98 anni…

Sheila: Con mia madre e mia sorella qualche anno fa, durante la notte di San Giovanni facevamo un rito per conoscere il lavoro dei nostri futuri fidanzati sciogliendo del piombo e aspettando che si solidificasse a forma di qualche oggetto che rivelasse una professione e per sapere invece il tempo da aspettare prima di trovare il vero amore facevamo una specie di novena mentre arrotolavamo dei pezzetti di legno in strisce di cotone bianco e alla fine srotolandoli velocemente quelli che si liberavano dall’intreccio senza rimanere incastrati – ed era incredibile vedere come alcuni pezzi di legno oltrepassassero la stoffa – davano il tempo che ci voleva. Mi metteva i brividi questa cosa ma mi affascinava anche.

Massimo: mia nonna usava mettere l’albume in un fiasco spagliato riempito per metà d’acqua, lo lasciava tutta la notte in giardino e il mattino seguente i filamenti biancastri dovevano rappresentare il vascello di San Giovanni (o di San Pietro, 29 giugno?NdPS); ci voleva un po’ di fantasia, per riconoscere una nave, però per noi bambini era suggestivo, come rituale. Non mi ricordo però quale profezia sottostesse a questa pratica.

Roger: Detto toscano: Arrivare dopo i fòchi di San Giovanni… A Firenze, a giugno, si festeggia la festa del santo patrono (San Giovanni Battista). Questa festa comprendeva tornei, un palio di cavalli (ricordato da Dante e Boccaccio),una fiera. Alla fine c’erano i fuochi sui quali si facevano saltare uomini e bestie in base alla tradizione della benedizione ‘per ignem’. Arrivare a fuochi spenti significa arrivare a cose fatte. •

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