RUBRICA: “Ascolta, figlio”*
Dal Vangelo di Mt 22, 1-14
La città è in festa: si sposa il figlio del re! Stranamente gli invitati cominciano a trovare scuse per non partecipare: uomini seri loro! Non possono perdersi in festini, balli, incontri “gioiosi” e “spensierati”.
Il tempo è moneta, interesse, poco conta la qualità della vita basata in modo prioritario sulle relazioni.
Il Signore, invece, che è Amore, relazione, ci desidera, ci cerca, c’invita, vuole stabilire con noi una comunione di vita: la vita cristiana è una storia d’amore, non una vita “sbiadita” senza slancio, entusiasmo, rassegnata alla routine quotidiana.
“Non se ne curarono”: ecco la chiave per capire il motivo del rifiuto!
Mettersi in gioco è scomodo, troppo impegno, meglio defilarsi.
Dio è AMORE, non sbatte la porta, ma è inclusivo: incalza con i suoi reiterati inviti in modo ostinato e ci aspetta sempre!!!!
Se per caso rispondiamo di sì, non dimentichiamoci d’indossare l’abito della festa, ossia quello dell’amore di ogni giorno, vissuto nella gioia e nella fedeltà dei propri impegni.
“La bontà di Dio non ha confini e non discrimina nessuno: per questo il banchetto dei doni del Signore è universale, per tutti. A tutti è data la possibilità di rispondere al suo invito, alla sua chiamata; nessuno ha il diritto di sentirsi privilegiato o di rivendicare un’esclusiva”
(Papa Francesco)
* L’incipit della Regola di San Benedetto inizia con l’invito all’ascolto, ragion per cui non abbiamo visto titolo migliore per la rubrica riservata alla Parola di Dio.
A cura della famiglia monastica Benedettina di Fermo