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IL SOGNO DI DIO

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Liturgia della settimana a cura della Famiglia Monastica Benedettina di Fermo.

15 Gennaio 2023 – II Domenica del Tempo Ordinario  -( Vangelo di Gv 1, 29-34 ) –  La Parola di Dio ci fa prendere coscienza del nostro esserci e ci chiede la disponibilità a costruire insieme il sogno di Dio.

Quale?

Restituire la vita ad ogni persona, liberandola dal male. Gesù libera, non possiede; chiede amicizia e fedeltà da parte di coloro che sono stati liberati, che hanno fatto esperienza dell’Amore gratuito di Dio.

Mette al centro la persona, l’ ama fino a sacrificare la sua vita per gli altri.

Un Dio così è inconcepibile: merita la morte! Muore infatti come Agnello senza macchia! Giovanni lo indica come “Agnello di Dio, l’innocente che toglie il peccato del mondo. Gesù è accanto alle persone inferme nel corpo e nell’anima, si accolla la loro fatica e sofferenza. “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11, 28).
La sua incarnazione, che abbiamo da poco celebrato a Natale, è farsi uomo, in piena solidarietà con tutta l’umanità e la sua storia, con il fardello delle proprie miserie, fatiche e sofferenze. Toglie il peccato del mondo”: Gesù rende possibile la nascita di una nuova umanità, capace di vincere il peccato, capace di un mondo nuovo.
Il peccato genera sofferenza, sempre! Per questo Gesù liberandoci dal peccato ci libera anche dalle sofferenze che il peccato produce.

Cancella la logica del sacrificio espiatorio che l’umanità, da sempre, ha offerto a Dio per farsi perdonare: con Lui il baratto finisce. “Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà. Dopo aver detto prima non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose tutte che vengono offerte secondo la legge,  soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio
per stabilirne uno nuovo. Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre” (Eb 10, 5-10)

L’ Agnello ad essere sacrificato sarà proprio Lui che aprirà una strada nuova. La salvezza è per tutti, nella consapevolezza che siamo salvati non perché innocenti ma perché “perdonati”.

Un nuovo orizzonte è davanti a noi, rispondiamo al suo invito: ”amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” (Gv 15, 12).

(Famiglia Monastica Benedettina – Fermo)

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