Cura dell’Ambiente, i volontari contro il degrado

Il buon esempio di cittadini impegnati nella pulizia degli spazi verdi.

Il rispetto del creato, raccomandato nell’enciclica ‘Laudato sì’, è una delle tante facce della cultura della cura che papa Francesco ha posto al centro del messaggio per la Giornata mondiale della pace.
Preoccuparsi della natura che ci circonda non è solo un impegno dei cristiani, ma un valore universale che dovrebbe contraddistinguere l’agire quotidiano di tutti. Si può cominciare dalle piccole cose, come ha fatto #nelnostropiccolo, un gruppo di persone di Fermo che, una volta alla settimana, organizza delle ‘passeggiate purificatrici’ del territorio, ripulendolo di ogni genere di rifiuti che incontrano durante il cammino. Sonia Trocchianesi, promotrice dell’iniziativa insieme alle amiche Orietta Mecozzi e Marisa Occhiodoro, sta dando davvero il buon esempio.

Come è nata la vostra iniziativa?
Sinceramente, non è stata l’enciclica del Papa a stimolarci, ma più semplicemente la sensibilità e il rispetto verso i luoghi dove viviamo – dice Sonia Trocchianesi -. Sono solita fare delle passeggiate calzando un guanto e portando con me un sacchetto per raccogliere cartacce e altro che incontro ai bordi delle strade. Da qui mi è nata l’idea di farlo con un po’ più di metodo e regolarità, così ho coinvolto le mie amiche Orietta e Marisa. Abbiamo iniziato in silenzio, dalle vie dove solitamente camminiamo, per poi spostarci in altre zone di Fermo. Il gruppo si è via via allargato, molti vengono anche una volta sola, altri sono un po’ più costanti e attualmente ad ogni uscita si raduna una decina di persone.

E da “netturbini fai da te” avete anche suscitato l’interesse degli amministratori.
Sì, inizialmente c’è stata una buona collaborazione con l’assessorato all’Ambiente del Comune di Fermo, che ci aveva messo a disposizione anche l’Asite per la raccolta e lo smaltimento. Poi, ci hanno manifestato delle difficoltà da parte loro a sostenerci per il trasporto in discarica di alcune tipologie di rifiuti, così ultimamente abbiamo esteso il nostro raggio d’intervento in territorio di Porto San Giorgio, grazie alla disponibilità dell’assessore Di Virgilio.

Come entrate in azione?
Ogni settimana scegliamo un luogo e cerchiamo di pulirlo il più possibile, portando via tutto ciò che troviamo abbandonato. Ci infiliamo tra i rovi e scendiamo anche nei fossati, magari inzuppandoci fino alla ginocchia, pur di fare un buon lavoro.

Vi aspettavate di trovare così tanta sporcizia?
Proprio no. Purtroppo, stiamo vivendo un periodo storico in cui non è che ci sia molta sensibilità verso lo smaltimento dei rifiuti. Ci preoccupiamo che sia pulito l’ambiente vicino alle nostre abitazioni, mentre facciamo meno attenzione sullo stato in cui si trova tutta la nostra via o la strada che percorriamo per andare al lavoro.

Quindi, il vostro è anche un lavoro di sensibilizzazione?
Sì, vedendoci all’opera o guardando i nostri post sui social, molti ci fanno i complimenti, altri ci segnalano zone davvero messe male ed alcuni si uniscono a noi. È importante che sempre più persone incomincino ad allungare lo sguardo oltre la propria casa o i propri piedi.

Vita dura, dunque, per i ‘furbetti’ che scaricano rifiuti in ogni dove.
Con #nelnostropiccolo cerchiamo di rendergliela difficile. Diamo fastidio ad alcuni perché siamo come un sassolino nelle scarpe per chi dovrebbe, ma ha poca voglia di curarsi dell’ambiente che ci circonda. Noi, comunque, siamo determinati, auspichiamo che altri gruppi sorgano anche in altre località e che la coscienza ambientale abbia un bel risveglio così come auspica anche il Papa. •