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Il Vescovo a La Voce delle Marche: Coniugare Vangelo e Carità

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redazioneRedazione al completo per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali 2013. L’Arcivescovo, mons. Luigi Conti, ha voluto conoscere personalmente ciascun collaboratore de La Voce delle Marche. Tutti in Episcopio per sabato 11 maggio. La mattinata è iniziata con un breve intervento del direttore che ha presentato il Messaggio per la giornata delle Comunicazioni Sociali 2013 di Benedetto XVI.

Quindi ha preso la parola il Vescovo che ha avuto parole di incoraggiamento e di gratitudine per il numeroso gruppo de La Voce delle Marche che pensa e comunica non le informazioni ma una riflessione sugli eventi. “Siamo stanchi di notizie negative, di morti, di efferati delitti, di tragedie – ha detto il Vescovo -, non si può far informazione comunicando notizie negative. Occorre far notare anche il bene di cui siamo circondati”.

Il Vescovo ha voluto condividere con i collaboratori del quindicinale diocesano la sua Nota pastorale numero 8 dal titolo: “La carità non avrà mai fine” in applicazione del Motu Proprio “De caritate ministranda” per un nuovo assetto della Caritas diocesana. È importante – ha detto – che non solo si predichi la carità del Vangelo, ma si testimoni il vangelo della carità. Infatti nel Messaggio di Papa Benedetto per la quaresima 2013, si legge: “Talvolta si tende, infatti, a circoscrivere il termine «carità» alla solidarietà o al semplice aiuto umanitario. È importante, invece, ricordare che massima opera di carità è proprio l’evangelizzazione, ossia il «servizio della Parola». Non v’è azione più benefica, e quindi caritatevole, verso il prossimo che spezzare il pane della Parola di Dio, renderlo partecipe della Buona Notizia del Vangelo, introdurlo nel rapporto con Dio: l’evangelizzazione è la più alta e integrale promozione della persona umana.

Come scrive il Servo di Dio Papa Paolo VI nell’Enciclica Populorum progressio, è l’annuncio di Cristo il primo e principale fattore di sviluppo (cfr n. 16). È la verità originaria dell’amore di Dio per noi, vissuta e annunciata, che apre la nostra esistenza ad accogliere questo amore e rende possibile lo sviluppo integrale dell’umanità e di ogni uomo (cfr Enc. Caritas in veritate, 8)”. Il Vescovo poi ha passato a delucidare, pagina per pagina lo speciale de La Voce delle Marche con il testo della sua Nota Pastorale. Si è dilungato anche a parlare della parte iconografica che non è di abbellimento. Ma – ha osservato mons. Conti – è il segno della continuità tra vangelo, arte, e caritas. Parlano la stessa lingua: un Dio che si fa compagno di viaggio, spezza il pane, lava i piedi, accoglie il samaritano.

La mattinata è proseguita con la liturgia eucaristica celebrata nella cappella dell’episcopio. Durante l’omelia, il Vescovo ha espresso parole di lode a Dio perchè in Diocesi c’è un gruppo di persone che tentano di comunicare il Vangelo in un mondo che cambia diventando una testimonianza di comunione. La redazione è infatti una grande famiglia. Ci si incontra ogni due mesi per programmare le tematiche portanti di ogni numero. Ogni collaboratore porta la sua esperienza umana, culturale, cristiana. Ognuno si mette in ascolto dell’altro. Il giornale comincia da questi piccoli gesti di solidarietà e di accoglienza. Si comunica ciò che si vive. E ne La Voce delle Marche si cerca di essere una redazione che ha come modello Gesù Cristo, come finalità la Sua diakonia, come metodo la condivisione.

About Tamara C.

Direttore de La Voce delle Marche

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Un commento

  1. Il servizio evangelico ai più poveri dei poveri compiuto da Madre Teresa ha dato al mondo una stimolante lezione di compassione e di amore autentico nei confronti del nostro prossimo che è nel bisogno. Questa carità e questo sacrificio di sé, è una sfida per il mondo, un mondo ormai troppo avvezzo all’egoismo e all’edonismo, avido di denaro, di prestigio e di potere.

    Karol Wojtyla

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