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Il neonato e l’osteopatia

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Il trattamento tempestivo evita e previene tante patologie

I neonati  nel nostro Paese, anche se nati da parto naturale e nelle migliori condizioni possibili, escono dall’ospedale già medicalizzati. Questo vuol dire che al neonato è già stata data almeno un’aggiunta di latte in polvere anche se allattato al seno, almeno un antidolorifico se affetto da coliche gassose e vitamina K. Molto spesso i disagi del neonato sono da ricondurre alla vita intrauterina, al tipo di parto cui è andato incontro, al tipo di allattamento cui è sottoposto. In condizioni normali e seguendo la natura, il neonato non ha bisogno di nulla se non del latte materno adeguatamente distribuito durante la giornata e, naturalmente, di essere accudito.
Sarebbe bene quindi, prima di fargli assumere farmaci, latte artificiale e qualsiasi altro tipo di “additivo”, fare un’anamnesi dettagliata riguardante il periodo prenatale, il momento del parto e il tipo di allattamento. Ma procediamo con ordine, sempre più spesso osservo nella mia professione, l’arrivo in studio di neonati con difficoltà di movimento del capo, con plagiocefalie (ossia deformazioni del cranio), torcicollo miogeno (tensione di uno degli sternocleidomastoidei) che possono, se non trattati, essere causa di deformità del volto e della colonna e dunque traghettatori di problematiche più importanti nelle età successive. Questi sono disturbi legati alla vita intrauterina dipendenti dallo sviluppo del feto e, a volte, da tensioni presenti nell’utero materno non facilmente visibili e quindi diagnosticabili.
In questi casi è auspicabile una diagnosi precoce ed un altrettanto precoce trattamento osteopatico (il neonato può essere trattato già dopo i primi giorni di vita). Il trattamento tempestivo facilita il recupero della fisiologia, delle volte bastano poche sedute distanziate di 15 giorni una dall’altra, altre volte si protrae il trattamento per alcuni mesi con cadenza più distanziata. Al momento del parto si possono presentare vari problemi: la presentazione del feto non fisiologica, il rallentamento del battito cardiaco dello stesso, la necessità di indurre contrazioni uterine adeguate nella mamma tramite ossitocina, il rallentamento della progressione del feto nel canale del parto col conseguente stress fetale, il parto precipitoso, il parto cesareo, il parto con forcipe o con ventosa. Tutte queste situazioni possono essere causa di disturbi tipici del neonato quali: coliche gassose, stitichezza, insonnia, irrequietezza, inadeguato attaccamento al seno, crisi di pianto inconsolabile ed altro ancora. Anche in questi casi il trattamento osteopatico è la migliore medicina perché con poche sedute, si riesce a bilanciare la fisiologia del neonato evitando farmaci di origine chimica e quindi non privi di controindicazioni. Nel caso di patologie più importanti come nelle anossie neonatali, parti molto prematuri, patologie da stress respiratorio, lesioni neurologiche, il trattamento osteopatico può essere solo provvidenziale (in molti ospedali si trattano i neonati già all’interno delle incubatrici nei reparti di neonatologia).
L’allattamento al seno è sempre da preferire a quello artificiale poiché la composizione del latte materno non ha niente a che vedere con quello riprodotto in laboratorio ed è quindi l’alimento migliore che si possa offrire ad un nuovo essere. Molto molto portante è anche l’evacuazione intestinale che deve essere non solo quotidiana, ma deve avvenire prima, durante o dopo ogni poppata, quando ci sono stitichezza o difficoltà di evacuazione, c’è sempre qualche problema legato all’alimentazione da non sottovalutare e, prima di intervenire con tisane, farmaci, supposte o clisteri, è importantissimo regolare l’alimentazione in termini sia di quantità, sia di numero di poppate, sia di tempo che intercorre tra una poppata e l’altra, ossia il rispetto del tempo di digestione. La medicina osteopatica è prima di tutto medicina preventiva, sarebbe bene infatti sottoporre a visita da un osteopata ogni neonato per evitare l’insorgere di problematiche post natali, laddove invece disfunzioni o malanni di qualsiasi tipo siano presenti, soprattutto oggi che alla medicina osteopatica è stata data finalmente dignità di professione sanitaria, sarebbe bene trattare ogni neonato con questa dolce e del tutto naturale metodica che ripristina la salute del soggetto senza usare nessun tipo di artifizio.
Concludo dicendo che il trattamento osteopatico è anche importantissimo dopo ogni vaccinazione per aiutare il delicato organismo del neonato a sopperire all’azione del suo sistema immunitario ancora non sviluppato.

Diana L. Splendiani
Osteopata e fisioterapista

About Stefania Pasquali

Stefania Pasquali nativa di Montefiore dell'Aso, trascorre quasi trent'anni nel Trentino Alto Adige. Ritorna però alla sua terra d'origine fonte e ispirazione di poesia e testi letterari. Inizia a scrivere da giovanissima e molte le pubblicazioni che hanno ottenuto consenso di pubblico e di critica. Docente in pensione, dedica il proprio tempo alla vocazione che da sempre coltiva: la scrittura di testi teatrali, ricerche storiche, poesie.

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