La Voce delle Marche cambia veste

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Gentilissima lettrice, gentilissimo lettore,

La Voce delle Marche cambia veste tipografica. Non sarà più scritta su fogli di carta. Sarà solo on line. Si potrà leggere sul computer e stamparla personalmente, se si vuole.
Tale scelta è stata obbligata dai costi proibitivi sia della carta, sia della tipografia, sia della spedizione postale, che, come lamentavano alcuni di voi, non sempre ottemperava con tempestività il proprio dovere.
Con rammarico di tutta la redazione e dopo l’approvazione del Vescovo, si è dovuto ripensare il giornale diocesano fondato nel 1892 e pubblicato quasi ininterrottamente fino al 2015. Così “La Voce delle Marche” continuerà ad esistere.
La redazione è pronta infatti a rilanciare una nuova modalità per crescere nella fede, nella comunione diocesana e nella cultura teologica, come nel passato.
La nuova formula permetterà non solo una fruizione passiva, ma anche di interagire con il redattore e di scrivere insieme questo nuovo giornale diocesano, cioè la “nuova” Voce delle Marche sarà non solo scritta dalla redazione, ma da ogni lettore anche residente in paesi lontani. Non costerà nulla né leggere, né scrivere. Raggiungerà in tempo reale ogni più piccolo paese della nostra grande Archidiocesi, ed anche oltre.
A nome di tutta la redazione ringrazio tutti coloro che hanno contribuito con il loro abbonamento o con l’acquisto nelle parrocchie della rivista diocesana dando loro l’appuntamento al sito www.lavocedellemarche.it
Colgo l’occasione per porgere un cordialissimo saluto e l’augurio di ogni bene.
Il direttore
Fermo, 18 gennaio 2016
P.S. Coloro che avessero già versato la quota per il 2016 possono, per un eventuale rimborso, chiamare, entro il mese di febbraio (dalle ore 9 alle ore 13 dal lunedì al venerdì) al numero 0734 229005 cell. 349 4072979 Daniela Trasatti.
In caso contrario la somma sarà da noi considerata contributo al “nuovo” giornale diocesano.

Cosa dice il primo studio sulla creatività in Italia: http://www.dailybest.it/economia/italia-creativa-quanto-vale-la-cultura-in-italia/
Cosa dice il primo studio sulla creatività in Italia:
http://www.dailybest.it/economia/italia-creativa-quanto-vale-la-cultura-in-italia/

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Congiuntura economica negativa, evoluzione tecnologica e limiti strutturali. Sono i fattori che, secondo lo studio della Fieg 'La Stampa in Italia 2010-2012', contribuiscono alla pesante crisi che attraversa l'editoria quotidiana e periodica. I dati principali del rapporto Fieg
Congiuntura economica negativa, evoluzione tecnologica e limiti strutturali. Sono i fattori che, secondo lo studio della Fieg ‘La Stampa in Italia 2010-2012’, contribuiscono alla pesante crisi che attraversa l’editoria quotidiana e periodica. I dati principali del rapporto Fieg

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