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La nostra storia in 50 copertine

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La Voce delle Marche vuole festeggiare dieci anni di storia attraverso alcune “prime pagine” e con una serie di incontri con esperti della comunicazione.
Il periodico della Diocesi di Fermo raggiunge un punto di arrivo che è anche un punto di partenza.
È un traguardo importante, pensando alla data di fondazione: il 1892. Ma, al contempo, rappresenta anche un incentivo a migliorarsi sempre più, a non fermarsi, a svilupparsi e aggiornarsi, a dare un’informazione sempre più attenta e precisa, seguendo passo passo gli eventi locali, i flussi storici, le dinamiche culturali.
Ci sono stati avvenimenti che hanno segnato la storia della testata. Con molteplici morti e rinascite. Quasi un’araba fenice. Ha avuto la forza di rinascere dalle sue ceneri. L’evento che quest’anno celebriamo è un’ennesima rinascita: la nuova veste tipografica, la nuova impostazione editoriale che dura da 10 anni.
Tutto documentato da una mostra esposta nei locali di accesso a questa aula magna messa a disposizione del Seminario Arcivescovile di Fermo. Sono più di 50 “prime pagine” che mostrano l’evoluzione del periodico.
Ce ne sono alcune di color seppia, rese così dal tempo perché risalgono ai primi anni del periodico diocesano che, dalla fine dell’ottocento, ha saputo accompagnare i propri lettori in un viaggio con gli occhi aperti sul mondo e la mente rivolta al futuro, mantenendo al contempo uno strettissimo legame con il proprio territorio.
La mostra è anche pensata per essere itinerante. È leggera, mobile, facilmente gestibile, perché vorrebbe arrivare nelle vicarie e nelle parrocchie della diocesi per rilanciare il giornale che oggi è online.
Le copertine selezionate, consultabili anche nel numero speciale, “hanno addosso” il lavoro di questi 10 anni. Ne sa qualcosa la grafica Enrica Mattioli, che a volte non sapeva come esprimere le indicazioni della redazione. Ma, grazie alla sua professionalità e alla sua pazienza, è arrivata sempre al cuore del problema, con un prodotto di qualità attraverso fotomontaggi, ritocchi e altri accorgimenti digitali.
Attraverso le pagine in mostra sarà possibile compiere un viaggio alla scoperta di come La Voce delle Marche sia stata e continui a essere testimone importante non solo per la storia del territorio e dell’Italia, ma anche per i fatti internazionali, grazie a una chiara connotazione “glocal”.
Guardando e riguardando le foto esposte, sento un senso di gratitudine per un lavoro entusiasmante. A volte duro, solitario, amaro, ma impagabile. La rassegna emoziona. Attraversa la storia della diocesi di Fermo che si estende in tre province, con parole, racconti, cronaca, interviste, immagini. Per un attimo ci fa tornare indietro nel tempo.
Potrei raccontare per ogni pagina come si è giunti a scegliere quella immagine o quel titolo, le polemiche di qualche foto e di qualche articolo.
Ma in questa occasione vince la gratitudine per tutti quelli che hanno contribuito in qualche modo a celebrare i 10 anni di attività e a dare una mano “per rendere gloria a Dio” e a ripartire con più lena verso il futuro.
Grazie dunque ai relatori, Maurizio Calipari e Mauro Ungaro, Marco Tarquinio e Vincenzo Corrado che questa sera e la prossima settimana ci aiutano a raggiungere le sorgenti della verità.
Grazie ai presenti, alle autorità intervenute.
Non ultimo grazie alla redazione che offre il suo lavoro per costruire il Regno di Dio. Per volontà del Vescovo, infatti, lavorano nella redazione persone che offrono gratuitamente il proprio servizio, come fa una catechista, un componente il Consiglio Affari Economici, un elemento del coro parrocchiale. Sono “diaconi della notizia”, ministri (nel senso di minus, servi) della comunicazione in diocesi. Sono dieci anni che a ritmo bimensile una trentina di persone si riunisce per elaborare le tematiche su cui scrivere e su cui informare e formare i lettori.
Grazie a G. Filipppo e Andrea che sono i titolisti e i teorici delle “Prime Pagine” e ogni lunedì accompagnano il momento maieutico del giornale, il momento nel quale dal bruco esce la farfalla, il momento della pubblicazione in rete.
Grazie a Tamara che ha lavorato alacremente per programmare e organizzare questo evento. •

About Tamara C.

Direttore de La Voce delle Marche

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