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Nuovo consiglio al servizio… dell’invisibile

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Nuovo Consiglio di Sottosezione per l’Unitalsi di Fermo. Una realtà che anche in tempi di pandemia in silenzio e con tenacia si è sempre impegnata per il prossimo.
A raccontarci di questa importante novità una ‘sorella unitalsiana’, Biancamaria Poeta. “‘Coraggio! Cercate la comunione tra voi e con chiunque vi sarà dato di incontrare!’. Con queste parole l’Arcivescovo Mons. Rocco Pennacchio, il 23 gennaio scorso, – si legge nel documento – ha incitato i soci effettivi dell’associazione e i candidati convenuti in assemblea per l’elezione del nuovo Consiglio di Sottosezione di Fermo. Si respiravano emozione e speranza. E’ stato un momento importante che, nel cuore di tutti, segna una ripartenza”.
“Segna la ripartenza dopo questi mesi durissimi in cui ogni unitalsiano, silenziosamente, ha indossato quella divisa, senza clamore, facendosi vicino a chi era più fragile.
Significativo è stato anche che tali nuove elezioni siano avvenute proprio in quel giorno, la domenica della Parola, festa istituita da Papa Francesco per celebrare la centralità della Parola del Signore nella vita cristiana, una Parola che l’Unitalsi incarna concretamente”.
Lo scorso 12 febbraio, proprio l’indomani della festa della Madonna a di Lourdes, l’elezione del nuovo Consiglio. Ne faranno parte: Fabiola Casturà (presidente), Nadia Camilletti, Enrico Pangrazi, Livio Panitteri, Tony Giancola, Giannina Nicolai (consiglieri).
“L’Arcivescovo Mons. Rocco Pennacchio, nel corso dell’incontro, ha esortato i neo eletti affinché al centro di ogni iniziativa, di ogni pensiero, di ogni motu ci sia sempre e solo il “malato”, spesso relegato ai margini e ha sollecitato a porre particolare attenzione anche a quelle malattie invisibili agli occhi, inudite perché prive di forza per essere gridate.
Come se il nostro impegno principale sia di dotarsi di antenne speciali per sentire, cercare, fiutare, farsi sostegno spesso solo con un sorriso, un messaggio, una telefonata, una visita. Ci sono bisogni invisibili e drammatici che non immaginiamo e che sono vicinissimi a noi”.
“Nel nostro cuore oggi – scrive Biancamaria Poeta – pulsano una nuova speranza e una nuova energia, quelle che si vivono quando si scende dal treno perché siamo coscienti e oggi l’Arcivescovo ce lo ha ricordato, tramite le parole rivolte ai neo eletti, che il servizio non ha senso se è circoscritto ai 7 giorni del pellegrinaggio ma inizia proprio quando si scende da quel treno e trova negli altri 358 giorni, quelli della ferialità, la sua sorgente e il suo compimento!!
Al nuovo Consiglio – conclude la lettera – porgiamo i più cari auguri affinché sia promotore di quella fraternità invisibile che può ridare significato ad una vita e assicuriamo tutto il nostro sostegno e la nostra preghiera!!”. •

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