La Parola a Mons. Miola
Mons. Miola è stato più di un insegnante, un maestro. Un insegnante si limita a trasmettere nozioni in maniera più o meno efficace, un maestro invece introduce nella verità. Indica come Giovanni Battista “Ecco l’agnello di Dio”. Mostra una meta, traccia un cammino, incarna la verità nella semplicità. Fa in modo che i suoi alunni arrivino anche più avanti di lui nella verità.
La diocesi di Fermo infatti ha un corpo insegnanti da fare invidia alle Marche: qualificato, brillante, vivace. Molti insegnanti fermani sono docenti nell’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona. Le altre diocesi marchigiane non hanno avuto la priorità della preparazione teologica del clero. Invece i vescovi di Fermo, mons. Cleto Bellucci prima, mons. Gennaro Franceschetti poi e mons. Luigi Conti hanno voluto un clero preparato anche teologicamente.
Più volte Mons. Miola è stato chiamato dal Santo Padre a rivestire i panni dell’episcopato ma ha sempre rifiutato. “Non me la sentivo – ha confidato a qualcuno – di entrare in collisione con qualche altro vescovo. Conoscevo la loro mentalità preconciliare, non la capivo e non la condividevo”. •