La testimonianza del laboratorio SpaziArte.
Gli iscritti al Laboratorio SpaziArte, nato ad ottobre 2018 ad Altidona a cura di Stefania Pasquali, hanno dovuto interrompere le varie attività con la chiusura dei teatri, così come è avvenuto per il cinema, la lirica, la danza, le biblioteche, i musei, le tante istituzioni culturali e per lo sport.
L’impossibilità di proseguire è dovuta alla maggiore esposizione che queste attività comportano e al rischio di contrarre il Covid-19. L’emergenza sanitaria ha prodotto nuove idee per lo spettacolo dal vivo, forme multimediali di comunicazione con il “pubblico”.
La domanda che si pone, è quanto sia utile questo differente percorso delle arti e dello spettacolo. Il teatro, privato della presenza del pubblico non ha respiro e senza respiro… si muore. E allora?
Un singolare modo di fruire del Laboratorio di Poesia, curato dal Poeta Gianni Marcantoni da Cupramarittima, è stato quello di trasmettere via Facebook le Poesie d’autore. Impossibile fare un paragone con ciò che accadeva sul palcoscenico o in performance aperte al pubblico, in luoghi suggestivi come le piazze, le chiese, il bosco, le spiagge in notturna.
Le “macchine” hanno sostituito la messa in scena degli eventi a cui eravamo abituati. Ci siamo domandati se fosse opportuno fermarsi totalmente per dedicarci al tempo lungo del silenzio e della riflessione.
Il Teatro è parte della società e della cultura. La crisi ha coinvolto ogni settore vitale e produttivo del nostro Paese e ognuno dovrà cercare di contribuire a ricostruire con determinazione e coraggio una nuova Italia. Per questo è necessario trovare delle nuove energie da condividere.
Paolo Grassi scrive: “Il Teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del Teatro. Il Teatro ha bisogno dei cittadini”.
Riporto volentieri alcune riflessioni dei vari protagonisti del laboratorio:
Angelo
Ora che tutto è fermo e siamo costretti all’inattività, a mantenere distanze sociali, ad eliminare baci e abbracci, mi mancano i momenti iniziali che preparavano i nostri lavori: la socializzazione, il raccontare le nostre storie con leggerezza, allegria e naturalezza. Momenti che ci hanno condotti con entusiasmo a ricevere importanti consensi di pubblico, tramite lavori preparatori impegnativi e responsabili, acquisendo nuove competenze e dando il meglio di noi stessi. Con il gruppo dei bambini poi era veramente uno spasso. La genuinità del loro parlare, i movimenti disinibiti e attenti erano di sprone per noi adulti. Ci mancava il Covid-19 a rovinare tutto.
Sarà importante riprendere il lavoro, la gioia dell’incontro, l’amicizia, i contatti umani e la nostra personale crescita culturale. Desidero sinceramente ricominciare quanto prima.
Anna Del Papa da Lapedona
Del laboratorio SpaziArte mi coinvolge la possibilità, l’opportunità di poter continuare ad arricchirmi sia nelle relazioni interpersonali sia nelle attività interessanti che si possono svolgere quali quelle del Teatro e della Poesia. Sono entrata a far parte del Laboratorio alcuni mesi successivi l’inaugurazione ma fin dai primi incontri ho sentito grande entusiasmo.
Mascia Lanciotti da Massignano
Il Laboratorio SpaziArte per me è come il camminare in un luogo quotidiano pur rendendomi conto che prima di allora lo avevo percorso e percepito distrattamente. Situazioni, luoghi, persone osservate come mai prima mi accadeva, mi hanno mostrato prospettive diverse, colori della natura e sfumature differenti. Le varie attività del Laboratorio mi hanno favorito una conoscenza e una espansione di me stessa, appropriandomi in modo profondo delle mie sensazioni. Mi sono confrontata con le mie emozioni, i miei ricordi e ho riflettuto sul mio segreto mondo interiore. Attraverso la libertà espressiva ho riscoperto l’autenticità dell’essere. Ho potuto esternare i miei desideri, i sentimenti, le sensazioni più profonde e tutto ciò è stato davvero liberatorio. Il mondo dell’arte ci accompagna nella valutazione di noi stessi, delle nostre potenzialità e ci fa superare i nostri limiti. Mette in luce le nostre risorse, le nostre fragilità e ci aiuta nelle relazioni con noi stessi e con gli altri. Si giunge così ad un benessere intimo, ad una conoscenza unica e profonda. Con il Teatro Sperimentale cadono le “maschere” le nostre difese e con esse i timori. Si libera il linguaggio del corpo, si ascoltano in modo nuovo il timbro e l’espressività emozionale delle voci, si riscopre il suono della natura, ci si riappropria dell’immaginazione attraverso i nostri impulsi interiori, si abbandonano i giudizi ed è come essere a contatto con tutte le vere sfaccettature che ci caratterizzano. L’improvvisazione anche nella Danza libera e cre-attiva è spontaneità e creatività, è il mostrare sé stessi in gestualità autentiche. L’evento che si propone al pubblico non diventa solo un risultato fine a se stesso, ma la presentazione di un cammino. L’amore per l’Arte ha fatto sempre parte di me. Attraverso l’Arte la mia anima riesce ad esprimersi, il mio essere parla e riesco a sentire quelle vibrazioni chiamate emozioni.
Monica Mazzarella da Altidona
Frequentare il Laboratorio SpaziArte mi ha aiutata a scoprire una passione: quella dello scrivere. I risultati ottenuti in un Concorso nazionale di poesia me lo hanno confermato. Era sempre stata dentro di me questa vocazione ma l’avevo trascurata per mancanza di tempo e forse di poca fiducia in me stessa. Il dover affrontare delle situazioni nuove nel momento in cui qualcuno ti sprona a compierle, non sempre è una azione forzata, anzi, a volte come nel mio caso, è fonte di ispirazione, è aiuto a ricercare cosa nasconde il proprio animo fin nel profondo. Questa liberante riscoperta del sé è accaduta nel Laboratorio di Danza Libera, realtà che non conoscevo prima. Danzare scalza seguendo la musica senza schemi precostituiti mi rende serena e mi aiuta ad essere più sicura, oserei dire che il seguire il movimento ritmico e libero è una delle massime espressioni che l’essere umano abbia per esternare le proprie emozioni. Tutto questo mondo sarebbe rimasto dentro di me se non avessi iniziato a frequentare il Laboratorio SpaziArte e sarebbe stata una mancanza per imparare a donare tanto di sé stessi agli altri anche danzando o esprimendoci attraverso le parole della Poesia.
Sergio Vastaroli da Monterubbiano
Degli incontri di Laboratorio mi mancano le persone con cui sono stato bene, l’ambiente sereno in cui sono stato accolto, le lezioni di Teatro e le bellissime passeggiate nella Natura per scoprirne con occhi diversi la bellezza e la forza che rigenera. Spero tanto di poter ricominciare.
Gianni Marcantoni da Cupramarittima
La Poesia è quel qualcosa che va cercato dentro di sé, ma non solo, è importante anche guardarsi intorno, vede e sentire ciò che ci circonda ed uscire da sé stessi. Nel Laboratorio abbiamo quindi fatto un percorso di lettura di vari grandi poeti, per abituarsi all’ascolto ma anche per comprendere cosa sia una poesia, i tanti e diversi linguaggi che essa può avere, dopodiché ognuno ha individuato il proprio ed ha scritto dei versi partendo da ciò che ha sentito nel profondo dell’animo.
La scrittura è una crescita ed ha bisogno comunque di tempo per migliorare ed evolvere nella forma espressiva. Va bene partire dai propri sentimenti ma poi questi vanno strutturati all’interno del “corpo poetico” che fa del pensiero, la nascita di una poesia come abbiamo visto accadere fra i membri del Laboratorio.
Il tempo di ricominciare si avvicina e forse a settembre, se tutto andrà bene, riprenderanno gli incontri del Laboratorio Spaziarte ad Altidona con grandi e piccini. •