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Il tempo per curare la spiritualità

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Don Lorenzo Torresi, consulente ecclesiastico del Csi, sulle difficoltà che stanno vivendo gli sportivi.

Quello che possiamo fare, facciamolo! Ben poco, a dire il vero, campionati sospesi… e non si sa fino a quando!!! Nemmeno è possibile ritrovarsi in palestra per gli allenamenti, almeno per amalgamare la squadra! Tempi duri per gli sportivi! Il rischio che ci si limiti ad assistere ad eventi trasmessi in tv, comodamente seduti sul divano, è concreto. Eppure una bella passeggiata da soli non ci è negata, tanto più una bella corsetta all’aria aperta… almeno per riscoprire il piacere di sudare. In massima sicurezza e responsabilità.
“Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo”, esortava san Paolo ai primi fedeli di Tessalonica, l’attuale Salonicco, in uno dei libri scritti prima del Nuovo Testamento. Il predicatore Gregorio di Nissa allora nel IV secolo considerava questo augurio come perfezione nella vita cristiana.
Si può fare il minimo, ma è comunque qualcosa di cui abbiamo bisogno per mantenerci attivi ed in forma. Vale per tutti, incluse le Parrocchie. Tante attività appaiono sempre più ardue da proporre, altre già da mesi sono bloccate, ma la Provvidenza ha permesso che fosse possibile mantenere il momento più importante: la celebrazione eucaristica.
Ormai siamo organizzati ed è la situazione più facile da gestire in base alle norme sanitarie vigenti, per cui durante la Messa verrà svolta anche la formazione catechistica per i bambini della comunità che presiedo. Tante volte al CSI è stato imputato di avere una scarsa formazione spirituale. Sappiamo bene che la questione è personale e che tanti dirigenti e responsabili sono anche generosi in altri ambiti e curano la loro anima.
Ora, che siamo costretti a fermarci, non è comunque un tempo da sprecare. Abbiamo l’opportunità invece di alimentare la propria spiritualità, partecipando alla Santa Messa, magari anche durante la settimana laddove possibile.
Le nostre celebrazioni sono al momento poco animate, ma anche questo potrebbe essere d’aiuto per viverle senza distrazioni, concentrati maggiormente nell’ascolto della Parola proclamata e spiegata ed assorti in una preghiera profonda.
Curare la propria spiritualità non è ovviamente solo questo. Anche fuori dalla liturgia comunitaria abbiamo in questo periodo storico maggiore tempo per la preghiera personale, per letture arricchenti, per la nostra formazione, per approfondire i temi che ci stanno a cuore… ma soprattutto chiedo agli adulti del CSI di non far mancare la vicinanza ai loro giovani atleti.
Non certo fisica, ma fraterna attraverso una chiamata, qualche messaggio digitale o addirittura una piacevole videochiamata di squadra, come abbiamo imparato da qualche mese. Sono convinto che gli sportivi, come sono abituati a rialzarsi dopo una sconfitta in campo ed andare avanti, avranno la forza per ripartire non appena sarà possibile farlo! •

Don Lorenzo Torresi

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