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“La notte è piccola per noi…”

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Quanti di noi almeno una volta dal 1965 ad oggi seppur sotto la doccia avrà provato a canticchiare questa celebre canzone: “la notte è piccola per noi troppo piccolina…” ed è proprio da questo frammento di canzone che voglio prendere spunto oggi per affrontare insieme a voi più da vicino la situazione spinosa e scomoda che ha colpito dritto al cuore anche il comparto del mondo dello spettacolo, dell’intrattenimento, dei matrimoni, degli eventi, delle feste pubbliche e private, del mondo della notte e dei locali.
Non sono un esperto, non sono un medico o un virologo ne tantomeno un ricercatore quindi la mia competenza non è quella di affrontare l’argomento dal punto di vista medico scientifico ma bensì soltanto quella di gettare un occhio ed evidenziare assieme a voi le conseguenze che stiamo vivendo giorno dopo giorno e che riguardano indistintamente tutto il tessuto della nostra società.
Quando pronunciamo la parola “divertimento” si spalanca un’enorme finestra sul mondo e vuole essere sinonimo di gioia, spensieratezza, bisogno di stare bene, soprattutto di stare bene insieme, necessità di trascorrere del tempo e soprattutto condividerlo spiritualmente e fisicamente attraverso sorrisi, abbracci manifestazioni libere di affetto reciproco. Tutto questo, con l’avvento del Covid-19 apparso anche in Italia presumibilmente fin dai primi mesi del 2020 o forse anche prima chissà non è assolutamente più possibile ed ecco che nascono inevitabilmente le innumerevoli difficoltà: sociali, esistenziali ed economiche.
Immaginate di dover assistere dopo un’attesa lunga una vita al matrimonio di vostro figlio o vostra figlia oppure al compleanno quasi centenario di vostro nonno o qualsiasi altro tipo di evento che vi sta a cuore e che oltre ad essere un piacere da condividere con parenti ed amici rappresenta per voi un bisogno interiore da esternare ma immaginate pure di doverlo fare con delle rigide regole di restrizione che conosciamo a memoria tutti: distanziamento sociale, mascherine, no baci, no abbracci se proprio vogliamo azzardarla ci saluteremmo sfiorandoci appena appena il gomito o le punte delle scarpe e niente più.
Questo porta inevitabilmente ad un punto di svolta ben preciso e ad una presa di posizione diffusa e molto comprensibile che è la seguente: “Se queste sono le condizioni non se ne fa niente meglio rimandare”.
Dalla parte di chi rimanda non succede nulla se non il momentaneo dispiacere di dover riprogrammare semmai di nuovo tutto daccapo, mentre dal punto di vista di chi ha un locale, sia esso un ristorante, una villa, un catering, un bar, un pub, una pizzeria, una pasticceria, una discoteca, si hanno comunque mutui, dipendenti e spese vive da continuare a pagare, e la magia del nostro Paese sta tutta nei colori della tavolozza che abbiamo a disposizione. Attorno ad un solo settore gravitano infinite maestranze tutte diverse ma tutte perfettamente concatenate tra di loro: Organizzatori di eventi, Wedding Planners, Agenzie di Spettacolo, Agenzie di Viaggio, Allestitori, Flower Designer, Service audio luci, Fonici, Orchestrali, Musicisti, Band, Cantanti, Dj, Vocalist, Animatori, Performers, Stilisti di Abiti da cerimonia Sposo e Sposa, Artigiani di scarpe e accessori, Estetiste, Parrucchieri/e, Gioiellerie, Circensi, Artisti di Strada, Attori, Comici, Figuranti, Fotografi, Video Maker, Noleggi di ogni genere, Servizi d’ordine, Camerieri, Barman, Lavapiatti, Fattorini, Runner e penso potrei andare avanti ad elencarne all’infinito…
Siamo tutti con il fiato sospeso ma abbiamo ancora fiato per respirare.
La nostra tavolozza è e deve rimanere piena di scintillanti ed infiniti colori… in bianco e nero la Vita non sarebbe più la stessa cosa. Non lasciateci soli perché di questo sono certo: assieme ce la possiamo fare. •

Simone Boccatonda, Musicista, cantante, presentatore, intrattenitore ed organizzatore di eventi

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