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Bogotà: Sr Maria Nelly, Sr Gloria Stella, Sr Clara Miriam, Sr Mariella

Cento anni al servizio di Cristo Sacerdote

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Le suore della Casa del Clero del Seminario di Fermo celebrano i 100 anni della loro Congregazione. Sono le “Ancelle di Cristo Sacerdote”: Suor Maria e Suor Maria Nelly che rispondono alle domande de La Voce delle Marche.

Chi siete e come è nata la vostra Congregazione?
Siamo suore della Congregazione “Ancelle di Cristo Sacerdote”, nata a Santafe Bogota in Colombia, il 21 di novembre 1918. Una semplice celebrazione presieduta dal missionario Padre Gouriou sancì l’inizio della Congregazione. Alle suore furono date una benedizione e un anello con l’immagine di Gesù Crocifisso con l’iscrizione Ecce Ancilla Domini.

Sono le parole che Maria ha detto all’arcangelo Gabriele quando le ha annunciato la nascita di Gesù Cristo.
Sì. Vogliamo essere “ancelle”, servire il Regno di Dio. I nostri modelli infatti sono Cristo e la Madonna. Cristo infatti, come ricorda S. Paolo nella lettera ai Filippesi al capitolo 2 “pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”.
Maria è la Serva Fedele, colei che serve in modo incondizionato il suo Signore.
Saranno Gesù e Maria allora dal 21 novembre di 100 anni fa gli unici capaci di ispirare il desiderio di vivere in modo radicale il dono che lo Spirito Santo fece alla nostra Serva di Dio Madre Margarita, il dono del Carisma e della Spiritualità Sacerdotale.

Quando fu approvata la vostra Congregazione?
Trascorsero 10 anni, prima della approvazione diocesana avvenuta il 24 maggio 1928. Questi anni (1918-1928) furono vissuti in assoluta povertà, ma lo Spirito Santo agiva. La sconfinata fiducia nella Divina Provvidenza prendeva sempre più piede. La gioia risplendeva sui volti illuminati dalla speranza. La carità faceva amare la durezza della vita. La maturità si esprimeva in umiltà, rispetto, lavoro eroico e vita di fede.
Il Decreto diocesano fece emergere il valore delle persone che delinearono il cammino delle serve “dirette e consigliate da prelati e sacerdoti esemplari” e fissarono norme salde su cui si basa la famiglia religiosa: “Noi desideriamo dare stabilità a questa istituzione, che già abbiamo sufficientemente sperimentato e che giudichiamo adatta alla santificazione di coloro che ad essa si sono dedicati e si dedicheranno, i cui frutti comprovanti un rinnovamento di vita sono già numerosi. Informati sufficientemente sulla persona della fondatrice…”
Le prime tre serve che indossarono l’abito in presenza dell’illustre benefattore e guida Monsignor Giobbe furono: Margarita Fonseca Silvestre, Manuela Montoya Lorenzana e Margarita Arosemena, che per distinguerla veniva chiamata “Madre Mar”

Raccontateci della vostra madre fondatrice.
Si chiamava Margarita Fonseca Silvestre. Nacque a Santafè Bogotà il 2 maggio 1884 e morì il 6 Gennaio 1945 presso la Casa Madre della Congregazione “Serve della Sacra Famiglia”. Consegnò così la sua eredità che accogliemmo nelle nostre mani e incidemmo nei nostri cuori.
Lei ci affidò l’unica ricchezza desiderabile: non aspirare alla grandezza o alle comodità, ma “vivere conformemente al nostro spirito e di non allontanarci dal nostro ideale primitivo: Cristo povero, Cristo nudo, Cristo sconosciuto, Cristo assetato”.
Poi arrivò MADRE MANUELA: Seconda superiora generale. Nei sei anni successivi non fece altro che vivere ciò che aveva intimamente sperimentato accanto a Madre Margarita. Seguendo l’ispirazione dei primi scritti di Madre Margarita, Madre Manuela offrì la sua vita “per la santificazione dei sacerdoti e per l’efficacia del loro ministero”. Si spalancava così un orizzonte splendido, senza limiti, come splendido e senza limiti è il Mistero del Sacerdozio di Gesù Cristo.
Quindi arrivò MADRE MARIA ANGELICA la terza superiora generale. Non solo bevve alla fonte dell’Opera, ma assimilò profondamente il desiderio della nostra Fondatrice. Sicura, fiduciosa, guidata dallo Spirito Divino, senza cadere in errore, dallo stesso anno della morte di Madre Margarita iniziò a tracciare le norme che, assimilando l’ideale e il carisma della nostra Fondatrice, diedero alla Congregazione una propria spiritualità e una specifica finalità. Si riponeva molta fiducia nel suo buon senso, nella sua esperienza e nelle sue eccellenti qualità spirituali e umane.
Nel 1956 si avvicinò alla comunità Monsignor Alfonso Uribe Jaramillo che facilitò notevolmente la stesura di uno statuto. Il suo studio, la sua intelligenza e la devozione al Sacerdozio di Gesù Cristo furono in sintonia con l’orientamento spirituale delle Ancelle. Aiutò così la comunità nella difficile impresa di definire la propria spiritualità. Nelle omelie, nei ritiri spirituali, nelle lettere, nelle meditazioni si trova sempre un’enorme ricchezza spirituale. I legami con la Congregazione furono posti dal Signore e da Lui conservati.

La vostra Congregazione cambiò nome? Perché?
Sì. Avvenne nel 1958. Dal 1928, data della approvazione, fino al 1958, la Congregazione si chiamava “Ancelle della Sacra Famiglia”. Ci fu però la necessità di cambiare il nome in quanto nello stesso periodo un’altra Congregazione fondata a Manizales-Caldas (Colombia) con finalità simili aveva usato quel nome.
Ma dato che alla missione fino ad allora compiuta (servizio a bambine e donne bisognose, le più povere tra i poveri) se ne aggiunse una nuova: quella di “glorificare il Sacerdozio di Gesù Cristo, tramite la consacrazione al suo culto e collaborando con la pastorale parrocchiale, attraverso il servizio e l’accoglienza ai sacerdote” si decise per “Ancelle di Cristo Sacerdote”.
Durante la nostra breve storia ci sono stati due eventi che hanno stabilito l’ambito del nostro apostolato: uno esterno e uno interno alla Chiesa.
Il primo fu la problematica sociale degli anni ’20 che spinse la Serva di Dio Madre Margarita a dare priorità all’apostolato sociale.
L’altro interno alla Chiesa. Ci si accorse che i sacerdoti, nel loro ministero, avevano bisogno dell’aiuto delle donne consacrate. Era una visione profetica: “L’infinita generosità affettiva che la Serva di Dio Madre Margarita pretendeva, la delicatezza profonda, la sua purezza di spirito era ciò che in futuro la Congregazione avrebbe dovuto realizzare entrando in contatto diretto con uomini consacrati, come i sacerdoti, per realizzare l’opera di Dio”. Il Cardinale Crisanto Luque, emise il Decreto di approvazione delle Costituzione della Congregazione, come “Ancelle di Cristo Sacerdote”, il 24 giugno 1958.
Il 25 marzo 1977 invece ci fu l’approvazione pontificia grazie al Cardinale Eduardo Francisco Pironio (oggi Servo di Dio), Prefetto della Congregazione per i Religiosi e Istituti della vita consacrata. Fu lui infatti a firmare il Decreto di approvazione. Da quando conobbe la Congregazione, non lesinò mai il suo tempo, né le sue parole, per arricchire sempre più il nostro carisma e la spiritualità sacerdotale-mariana, per farci interiorizzare la dottrina ispirata dalla nostra devozione come “Ancelle di Cristo Sacerdote”.

Come potreste riassumere la vostra missione?
Guidare tutti verso Dio. Servendo con amore, allegria e semplicità, offrendo protezione e comprensione, rendendo possibile una nuova evangelizzazione tra gli uomini. Vivere la nostra consacrazione a Dio per la santificazione dei sacerdoti e per l’efficacia del loro ministero.
Ci proponiamo di vivere, mediante la consacrazione religiosa, l’ideale proposto dalla nostra fondatrice, Margarita Fonseca Silvestre: “Glorificare Cristo Sacerdote”.
Le Ancelle di Cristo Sacerdote, aperte alle necessità ecclesiali e sociologiche di oggi, proiettano lo spirito della fondatrice, servendo il Sacerdozio di Cristo nei poveri e nei sacerdoti, i quali vengono serviti con gli stessi sentimenti di Cristo Sacerdote e di Maria, l’umile Ancella del Signore. Così riusciamo a vivere il nostro motto: In laudem gloriae sacerdotii Christi.

Concretamente in cosa consiste la vostra missione?
In una risposta gioiosa perchè Dio che ci ha amati per primo. Quindi
– Scelta di Gesù Cristo povero, casto, obbediente.
– Amore per il servizio, compiendolo in allegria.
– Semplicità nell’avvicinarsi agli altri.
– Senso della comunità che rende Cristo presente nella nostra vita e ci converte in vere discepole e testimoni dell’amore.
Concretamente siamo presenti in queste strutture:
– Casa per le bambine;
– Mensa per bambine/i e adulti;
– Casa per giovani e bambine disabil;
– Casa per giovani madri;
– Pastorale parrocchiale;
– Residenze e Curia Episcopali, Casa del Clero.
La Congregazione è oggi inserita nel cuore della Chiesa con un servizio allegro e generoso, con il carisma proprio della sua Fondatrice. Ha come scopo principale la glorificazione del Sacerdozio di Cristo a imitazione di Maria, la quale durante il suo servizio ha sempre avuto sentimenti puri, disinteressati e di sacrificio.
Tramite il nostro sacrificio nascosto, gioioso e totale al Padre, facciamo sì che maturi la santità sacerdotale e che la loro missione sia feconda. Nella semplicità e nell’allegria del servizio, nella presenza spirituale e attenzione materiale, portiamo avanti e completiamo l’opera apostolica, missionaria e evangelizzatrice del sacerdote. L’aiuto più grande che possiamo prestare ai sacerdoti è la preghiera e il sacrificio, la santificazione della nostra stessa vita, in qualsiasi luogo ci troviamo e qualsiasi compito svolgiamo.
Viviamo la nostra spiritualità nella contemplazione del mistero dell’Incarnazione, che rappresenta l’unzione sacerdotale di Cristo per mezzo dello Spirito Santo e dove il “Sì” di Maria ci invita a ripetere “Sì” alla profondità interiore della contemplazione, al sacrificio nascosto e silenzioso, alla piena ubbidienza allo Spirito Santo, in umiltà e semplicità, in allegria e generosità, in povertà e disponibilità.
Basiamo la nostra spiritualità in Cristo Sacerdote, il Servo di YHWH; nella Chiesa, Sacramento del Cristo Pasquale, Sacramento universale di salvezza; in Maria Santissima, l’umile serva del Signore.
In questa presentazione emerge la meravigliosa e profonda spiritualità sacerdotale mariana che la Serva di Dio Madre Margarita visse, comunicò e lasciò in eredità; che non è presente solo nelle persone già beatificate e canonizzate, ma anche in una semplice donna che dedicò la sua vita per la gloria di Dio e che con atteggiamento devoto alimentava il suo desiderio di umiliazione, generosità e servizio gioioso e appassionato.
Siamo Serve per continuare il servizio di Cristo Sacerdote Servo, siamo l’immagine di una Chiesa che si fa serva e viviamo il nostro motto A Lode e Gloria del Sacerdozio di Cristo, attraverso la devozione, lavorando nella Chiesa per collaborare e diffondere l’evangelizzazione.

In quali Paesi del mondo opera la Congregazione?
In Colombia, Perù, Ecuador e Italia.
Oggi continuiamo la nostra missione iniziata cento anni fa, ascoltando la voce di Dio nel presente della nostra storia.
I sacerdoti e i poveri sono la nostra eredità. Li serviamo in nome del Cuore Sacerdotale e misericordioso di Cristo. Siamo nate per loro e a loro dedichiamo la nostra vita: devozione, dono, servizio allegro e generoso.
Trascorre così la vita delle “Ancelle di Cristo Sacerdote”, realizzando l’ideale della loro Fondatrice: ESSERE L’ANCELLE DEL SIGNORE.
Durante questi cento anni, fedeli al Carisma di fondazione, abbiamo glorificato il Sacerdozio di Cristo, unite alla missione della Chiesa guidate dallo Spirito Santo, sostenendo nella loro missione apostolica i ministri consacrati, collaborando nelle necessità pastorali delle diocesi e delle parrocchie, accompagnando ed orientando i laici e, in modo speciale, lavorando per la dignità della donna che si trova in una condizione di vulnerabilità, stigmatizzata, discriminata.
Chiediamo preghiere per questo grande evento Giubilare e invocando al Signore delle messe, il dono della fedeltà al carisma, maggiori vocazioni e la continuità del servizio nel popolo di Dio. •

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