Fedeltà al vangelo è mettersi dalla parte degli ultimi
Io sto con papa Francesco. Perché stare nelle periferie coi poveri e gli ultimi significa fedeltà al Vangelo. Ecco infatti le parole di Gesù con le quali si istituisce quell’autorità che oggi chiamiamo papa: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Mt 16,18). Ogni volta che ci sorgono dubbi su chi sia davvero il “successore di Pietro”, ci farebbe bene riascoltare queste parole. Un consiglio, questo, particolarmente valido oggi, ai tempi di un papa di nome Francesco, più e più volte definito “rivoluzionario” a causa di certi suoi atteggiamenti che suscitano stupore. C’è infatti da prendere atto di come questa meraviglia faccia spesso discutere e sentire in imbarazzo molti credenti: si, perché essa è segno forte di innovazione (non ci si stupisce infatti solo davanti al nuovo?). Purtroppo però si passa spesso dallo stupore per il nuovo alle critiche: di chi vede in lui l’attuazione di cambiamenti troppo radicali, o scorge il pericolo di un’apertura eccessiva della Chiesa, o addirittura crede che certi comportamenti siano più utili a riscuotere consensi personali che non a fare il bene del popolo di Dio. Bisogna quindi chiarire alcuni punti. Innanzitutto è importante stroncare l’idea che le azioni del pontefice siano isolate e rivoluzionarie, collocando quindi la sua attività sullo sfondo di una tradizione ecclesiale sempre crescente e in evoluzione, proprio perché “lo Spirito della verità, guiderà a tutta la verità” (Gv 16,13). È bene poi prendere coscienza di come Francesco segua questa verità che ci è donato di conoscere: essa infatti non ci precede in maniera irraggiungibile, ma si fa prossima a noi (Gesù stesso è la Verità), insegnandoci a essere prossimi a tutti nella misericordia! Infine è bello notare che promuovere la “Chiesa in uscita” è un atto di obbedienza allo Spirito Santo che nella Pentecoste spalancò le porte del cenacolo e spinse gli apostoli ad annunciare il Vangelo in tutte le lingue, quindi a tutte le persone. Dunque, ecco dimostrato che l’azione missionaria di papa Francesco è in realtà un’autentica fedeltà al Vangelo, e che lui è un uomo che ha semplicemente deciso di fare della sua autorità un servizio. •
Michele Gradozzi