450 anni di Seminario
Per non far passare questa data senza significato, è stata incaricata una professionista per costruire un sito sul seminario di Fermo (www.seminariofm.it). Dal sito si ricava che il Seminario non è solo formazione dei futuri presbiteri, ma è anche Casa del Clero, Istituto Teologico, Biblioteca, spazi messi a disposizione.
Il Cardinale ha cliccato su un tablet mettendo on line il sito.
Poi Sua Eminenza si è recato all’entrata del Seminario dove ha benedetto un’opera di Mauro Postacchini, in arte Maurin, ordinata dal rettore per celebrare questo evento. È un’opera di arte contemporanea di difficile comprensione, ma non impossibile. Si possono infatti rintracciare alcuni elementi che hanno fatto e fanno il seminario: il lavoro continuo, i materiali che provengono dalla realtà, le tavole della legge, una croce che, come un periscopio, dà speranza e fa vedere oltre gli abissi di una realtà a volte complicata.
Il Cardinale quindi è restato a pranzo in Seminario accompagnato dall’Arcivescovo di Fermo, dal prefetto che aveva già conosciuto a Perugia, dal questore, dal Sindaco di Fermo e da altri sindaci della diocesi, dal personale e dai residenti. La torta tagliata dal Cardinale e dall’Arcivescovo portava rappresentato il logo del seminario come appare dal sito e gli stemmi dei due prelati.
Dopo pranzo Sua Eminenza ha voluto visitare la Cattedrale di Fermo e il museo diocesano. Si è fermato davanti al pastorale di Sisto V, alla stauroteca, ma soprattutto ha ammirato la casula di Thomas Becket. È una sorta di piviale appartenuto a Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury dal 1162 al 1170, anno del suo assassinio. Conservata presso il Museo Diocesano di Fermo, donata alla Cattedrale da Presbitero, vescovo di Fermo (1184-1201), che l’aveva ricevuta da Thomas Becket stesso, suo compagno presso lo Studium di Bologna. La reliquia è uno dei più splendidi manufatti tessili medievali del Mediterraneo e si ritiene essere il più antico ricamo arabo che si conosca in tutto il mondo.
Quindi il Cardinale è rimasto stupito davanti al mosaico della chiesa precristiana che appare sotto il pavimento dell’attuale Cattedrale di Fermo. •