“Semel in anno licet insanire”

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CIVITANOVA MARCHE: mascherarsi per esorcizzare il terremoto

Anche il Gran Carnevale Civitanovese 2017, organizzato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Civitanova Marche, è stato consegnato alla storia. Il concentramento dei dodici carri allegorici e dei quattordici gruppi mascherati è avvenuto in Piazza XX settembre alle 14,30 di domenica 25 febbraio. Sul palco, giocolieri e prestigiatori del Cirkolistico hanno aperto la kermesse cittadina. Il gruppo “Diana band” ha suonato musiche degli anni sessanta per la gioia di chi ha una certa età ed era lì per ricordare almeno per un po’ altri carnevali e giorni felici della propria adolescenza e giovinezza.
La sfilata, coordinata da Mario Santoni e presentata da Daniela Gurini, ha avuto inizio alle 15,00 e si è protratta per circa due ore all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Ci voleva proprio dopo la paura del terremoto che sembra non voglia mai abbandonarci. Il palcoscenico dell’evento: Corso Umberto I, piazza XX settembre, vialetto sud, viale Giacomo Matteotti, via Duca degli Abruzzi. Il percorso si è ripetuto per tre volte. Competenza, gusto e un pizzico di follia nell’addobbo dei carri.
Tanta la gente lungo il percorso. Strade tappezzate di coriandoli. La musica proveniente dai carri allegorici invitava un po’ tutti ad accennare a balli improvvisati in strada o sui marciapiedi. I bambini sorridevano felici con i vestiti da Carnevale, acquistati per l’occasione, per la gioia dei propri genitori che se li mangiavano con gli occhi. Il pomeriggio soleggiato, solo all’ombra si avvertiva un po’ di aria fredda, ha permesso che la fiumana di gente sfilasse allegra e felice.
I carri allegorici e i gruppi mascherati provenivano dalla “Corva”, da “Cretarola” di Porto Sant’Elpidio, da Monte Urano, Montecosaro, Morrovalle, Santa Maria Apparente, quartiere Fontespina e dalle parrocchie di San Gabriele, San Giuseppe, San Pietro. Il primo carro della sfilata, trainato da un trattore gommato, che spingeva sul davanti un’enorme Harley Davidson, poggiata su lunghi supporti in ferro, stava a rappresentare il grande sogno americano. Sul cassone ragazzotti vestiti da cowboy erano attorniati da una grande sagoma, in carta pesta, di Marilyn Monroe, qua e là poi botti di rum e bottiglie gigantesche di whisky. Come parabrezza della grande motocicletta, un cartello richiamava la provenienza dei figuranti dal “Quartiere 167”, il numero è quello della grande strada che collega trasversalmente gli Stati Uniti dal Pacifico all’Atlantico.
Le ragazze del Centro Danza Koreos di Morrovalle, vestite da majorettes, hanno animato momenti di ballo lungo le vie del percorso, con grazia e maestria. Il gruppo di Fontespina ha riproposto la tradizionale sfilata delle brocche. Un grande carro allegorico faceva da apripista ad un gruppo mascherato con tutte le bandiere del mondo. Auspicio di pace e concordia tra tutti i popoli. Non potevano mancare i personaggi della Disney da Topolino a Paperino, Minnie poi gli Emoticons, Frozen, Kun Fu Panda, il mago di Oz, Mary Poppins, i pittori. Belli anche i carri allegorici dei Dieci Comandamenti, la Taranta, Avatar, Harry Corver, Ratatuille, Dolci tentazioni. Erano presenti anche gli alunni dell’Istituto Corridoni con dei gazebo, con le loro creazioni e facendo animazione. La novità del gran carnevale civitanovese è che si è duplicato, martedì 28 febbraio, con quello di Pieve Torina, per stare vicini alle popolazioni dell’alto maceratese colpite dal terremoto. Civitanova Marche città aperta e solidale con chi è nel bisogno. Anche il Carnevale è un’occasione per dimostrarlo. •

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