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Mai perdere la speranza anche nelle difficoltà

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Mesi duri per le famiglie alle prese con la malattia di un caro durante il Covid.

Due cari amici, una coppia che molto ha da insegnare per l’amore verso il loro bambino autistico seguito anche dalle competenti istituzioni educative locali. Con tanta fatica si va avanti e, quando compaiono apprezzabili risultati, ecco la minaccia del Covid che sembra azzerare i passi compiuti, risucchiare e quasi vanificare ogni tentativo di crescita. Comprensibilissimo sgomento iniziale per l’improvvisa mancanza di aiuti, quasi una paura di non saper gestire la delicatissima situazione.
Nella difficoltà, invece, avvengono quei miracoli inaspettati, si liberano quelle energie che sono dentro di noi, si attiva la creatività, a volte quasi atrofizzata, spiccando quale dono prezioso, sollecitato dall’amore.
Il bambino in questione sembra lanciare messaggi positivi nel suo ambiente naturale, incoraggiando in questo modo i genitori stessi a stare sereni: sono proprio loro i primi educatori! Sempre valida la “scuola del grembo materno”, nell’accezione più ampia!
Proprio nel suo ambiente vitale, il bambino comincia i primi passi verso il linguaggio: “mamma”, “papà” strappano le lacrime ai genitori da tempo in attesa di queste due magiche parole che hanno il profumo dell’appartenenza e della lenta ed acquisita consapevolezza del bambino che si muove nel suo ambiente, riconoscendolo! Il lockdown, dunque, una sorta di “benedizione” , pur nel suo aspetto costrittivo! Mamma, papà e bambino nel proprio ambiente consolidano i rapporti, si conoscono di più: i grandi sono più attenti al piccolo, quest’ultimo percepisce le loro attenzioni, la forza prorompente del loro amore e quasi istintivamente ricambia, pronunciando le vocali, altra sorprendente conquista! Come in una catena di solidarietà, i grandi a loro volta sono supportati dalle istituzioni che creano su whatsapp una “rete virtuale”, uno spazio che abbraccia, che ha il suo “peso” nell’accompagnamento.
Ecco degli esempi, riportati come scritti, quasi a conferma di quanto sopra. “Buona sera, cari mamme e papà, credo che avete dato molto affetto ai vostri bambini, hanno sicuramente sentito la tanta premura e anche se mista alla preoccupazione vi hanno percepito presenti. Tutto ciò avrà contribuito a far consolidare una base sicura, quella base necessaria per potersi affidare all’esterno (educatrici, insegnanti, ecc…) con maggiore serenità! Auguriamoci che la speranza resti sempre viva in ognuno di noi. Buona serata e buon fine settimana a tutti! M. T.
“Buongiorno…, siete nei miei pensieri con tanto affetto. Per qualsiasi cosa, seppur a distanza ci sono. Un caro saluto a presto. M.T.
“Buon giorno a tutti e buon risveglio… Vorrei condividere con voi questo pensiero: LA SPERANZA. La speranza non è un ragionamento ma un’intuizione che scaturisce da un moto interiore, che ci rimette in rapporto fiducioso con il mondo e riafferma chiaramente la nostra identità. La speranza non delude mai, perché quel seme che viene piantato darà vita di sicuro a frutti bellissimi e gratificanti. La speranza è un sogno fatto da svegli. Auguriamoci che la speranza possa scacciare il terrore e la paura dal nostro cuore. Un abbraccio forte forte a tutti!”.
“Cari genitori, questo tempo anomalo scorre e tutti siamo stati chiamati a ridefinire i rapporti personali e modificare le nostre abitudini. Abitudini spesso indispensabili per la quotidianità dei nostri figli. Comprendo le difficoltà ed il peso nel dover reggere tanto con poca concretezza: ci arrivano promesse di aiuti, ma ancora di reale, nella fatica giornaliera, ci siete solo voi!
È alla vostra solitudine e stanchezza che vorrei prestare attenzione! Prestare attenzione è ascolto e concentrazione alla vostra realtà: prestare attenzione comporta tensione, sforzo, ma resta una sorta di pane quotidiano dove la necessità di un po’ del vostro bene è prioritario per noi.
Cerchiamo di trasformare l’assenza in ascolto e attenzione, affinché possiamo crescere e trasformare il dolore in comprensione avendo uno sguardo amorevole verso tutti voi!
Con affetto auguro una serena domenica a tutti i nostri bambini, ragazzi e genitori” M.T,

Il nostro Comune – per continuare – si è fatto davvero “provvidenza” per tutte le situazioni di emergenza delle famiglie in difficoltà in questo strano periodo: gesti concreti, come fare la spesa, sostenere economicamente, anche con il contributo dei cittadini. Le famiglie in situazioni particolari con ammalati da assistere sono stati supportati da volontari. Non è mancato il tampone gratuito per tutti, come prevenzione. Un grazie al nostro sindaco Paolo Calcinaro e a tutta l’amministrazione comunale!

Ecco la Chiesa in uscita di cui parla Papa Francesco che si fa solidale e mostra il suo volto bello, il volto della sposa amata da Cristo.
“Mai perdere la speranza, anche nei momenti più brutti” ci esorta, dunque, Papa Francesco.
“La speranza non delude mai, perché quel seme che viene piantato darà vita di sicuro a frutti bellissimi e gratificanti”, come dice la psicologa e psicoterapeuta Marilena Tiburzi. Le diamo ragione perché frutti bellissimi e gratificanti ci sono e continuano a parlare, a trasmetterci positività verso la vita.
“Scopo della vita è credere, sperare, lottare” (Indira Gandhi). •

Madre M. Cecilia Borrelli, Abbadessa Monastero Benedettine Fermo

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