Camminando s’apre Cammino… per tutti

Tenere insieme le positività del camminare per il benessere della persona con le opportunità che un tempo di vacanza vissuto consapevolmente offre agli individui e alle comunità è un orizzonte possibile per dare senso anche a questa estate 2022.
Muoversi, e in compagnia, è una delle attività più semplici, economiche e divertenti, che aiutano rimanere e ritornare in salute; anche per (ri)trovare le caratteristiche ed i valori del camminare: i benefici dell’attività motoria per la qualità della vita; l’armonia con la natura, l’ambiente, il paesaggio; le dimensioni dell’incontro, delle relazioni, dell’inclusione; il tempo, lento, per una rigenerazione umana; gli aspetti culturali e simbolici.
Vanno proposte e sperimentate vacanze che permettono alle persone di (ri)appropriarsi dell’ambiente che le circonda, diventando protagoniste nella creazione di una “rete nella comunità”, nella prospettiva di un turismo sostenibile, rispettoso, che non stravolge la storia e la vocazione dei nostri territori fatta: di accoglienza delle relazioni umane; di un lavoro che, per avere futuro, deve ampliare l’orizzonte della socialità ed essere sempre più “bene comune”; della rispettosa fruizione della natura e del paesaggio.
Il territorio della Diocesi di Fermo, come gli altri delle Marche, ha tutte le potenzialità per “tenere insieme” e promuovere queste due dimensioni in una prospettiva di “progresso umano”. Ci sono anche tante iniziative, piccole e grandi, che oltre agli utili “contenitori” istituzionali (ad esempio: www.destinazionemarche.it) devono poter trovare luoghi di conoscenza, incontro, socializzazione e, forse, la diocesi stessa, anch’essa in cammino… sinodale, può proporsi per favorirne la crescita e la valorizzazione.
Un aspetto particolare del camminare e della vacanza responsabile e consapevole è quello dei “cammini inclusivi”, cioè di quelle proposte che “non lasciano indietro nessuno”, che si preoccupano di garantire opportunità a chi, troppe volte, rimane fuori, è escluso, anche da questa possibilità.
La “joëlette” è una carrozzella da fuori strada che permette la pratica di gite, escursioni o corse ad ogni persona a mobilità ridotta o in situazione di handicap, bambino o adulto, anche se totalmente dipendente, grazie all’aiuto di almeno due accompagnatori.
Recentemente si è svolta, ad Arquata del Tronto, una giornata formativa, intensa e partecipata, per “l’accompagnamento di persone con disabilità motoria con l’ausilio della Joëlette”, organizzata dall’Associazione Guide del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Come ha scritto Toni Galdi, Guida Ambientale Escursionistica del nostro territorio e Guida Parco presso Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rappresenta una “base per un Cambiamento Culturale”. Anche le nostre montagne possono essere inclusive e accessibili grazie alle persone coraggiose e alle associazioni che lavorano per questo. Ci sono progetti ed iniziative per diffondere l’uso delle joëlette… è importante farli conoscere e promuoverli.
L’ASD Progetto Filippide Marche (www.facebook.com/ProgettoFilippideMarche), in questo territorio, propone da anni l’atletica leggera e la corsa di lunga distanza a giovani affetti da malattie dello spettro autistico. Consapevoli dei “benefici derivanti dallo sforzo atletico, insieme ad una complessiva gratificazione personale, determinata dai momenti di integrazione e socializzazione che lo sport offre”, dallo scorso anno è stata affiancata alla pratica principale, l’attività di escursionismo-trekking (con l’adesione al Centro Sportivo Italiano, Comitato di Fermo), nella consapevolezza che camminare è un gesto naturale che favorisce uno stato di benessere, fisico, mentale, emotivo, sociale e spirituale.
Sono state programmate e organizzate escursioni in natura e cammini, con itinerari di diversa durata e difficoltà, a valenza naturalistica, culturale, storica e simbolica, per ora di una giornata, ma con l’idea di proporne anche di più giorni. I destinatari sono piccoli gruppi eterogenei di persone, favorendo la partecipazione di chi vive situazioni di difficoltà intellettivo relazionali, di disagio. La partecipazione è stata, fin dall’inizio, ampia e diversificata, sia per età (…dai 2 ai 72 anni) che per “condizioni” vissute… dall’autismo alla sofferenza psichiatrica, dall’essere in terra “straniera” all’essere accolti in comunità residenziali. Le camminate sono state, per tutti i partecipanti, occasioni di conoscenza e dialogo, di incontri solidali, di reciprocità, tra vecchi e nuovi “camminatori inclusivi”. Dopo la “Pasquetta in cammino”, nel segno del “passaggio” e del “miraggio”, perché è l’“utopia” che muove questi “cammini inclusivi” (…e le persone cominciano ad accorgersene), sono in programma altre escursioni per i prossimi mesi.
“Escursionismo leggero. Percorsi a utenza ampliata nelle Marche” è un recente libro, scritto da C.E. Gentilucci e G. Giorgini, con l’auspicio che “possiamo tutti imparare a vivere meglio camminando”. Il libro contiene le indicazioni su 33 sentieri fruibili nelle Marche (Le schede dei percorsi posso essere scaricate da www.24percorsifruibili.netsons.org/) accessibili a persone anziane, portatori di disabilità (anche solo temporanee), famiglie con passeggini o semplicemente tutti coloro che vogliono godere del passeggiare senza difficoltà e godere delle bellezze del territorio naturale, antropizzato e culturale. Tra quelli segnalati sarebbe auspicabile averne qualcuno nella Diocesi di Fermo… potrebbe essere un bel progetto “trovarne” almeno uno per ognuna delle nove Vicarie. A tal fine, con l’Ufficio Diocesano della pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport, siamo disponibili a promuoverne l’ideazione e la realizzazione (vedi contatti in coda al presente articolo – n.d.r.)
Ci sono altri esempi di cammini e vacanze “inclusivi”, che chiedo di segnalare per farli conoscere, nella logica di una riattivazione dei territori: economica, sociale, culturale, politica… comunitaria.
Buon Cammino… a tutti. •

Stefano Ricci, Guida AIGAE

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